San Vincenzo de' Paoli
Chi è stato
(1581-1660) Nato e cresciuto nella povertà, sacerdote francese, fondatore ed ispiratore di numerose congregazioni religiose come la Congregazione della Missione, le Dame della Carità e le Figlie della Carità. Dio, attraverso i poveri, gli ha fatto oltrepassare i piccoli panorami del suo io. Divenuto docile strumento nelle sue mani, ha contribuito grandemente a rinnovare la Chiesa, la vita religiosa femminile e la società del suo tempo; ha suscitato e diffuso un Apostolato della Carità per la promozione dei poveri. Proclamato santo nel 1737 è considerato il più importante riformatore della carità della Chiesa cattolica. Dopo 400 anni il carisma vincenziano continua ad essere fresco nelle sue intuizioni e nei suoi programmi.
Assistenza sociale vincenziana
La missione apostolica, secondo san Vincenzo, non era un semplice corso di prediche, ma un'azione pastorale destinata a risolvere i problemi spirituali e materiali delle popolazioni depresse. La metodologia procedeva secondo le seguenti fasi: un missionario interveniva in un villaggio povero, dove era istituita, "in loco", un'equipe chiamata la "Carità", formata perlopiù da madri di famiglia o vedove, in seguito erano "ordinati" dei sacerdoti affinché nascesse una nuova parrocchia. Ogni missione si caratterizzava per flessibilità e mobilità. Flessibilità nel senso di adattare le proprie capacità di soccorso ai bisogni nuovi con personale permanente, ad es., nel fornire medicinali in famiglia o nel garantire un'istruzione ai figli; mobilità nel senso di non rimanere legati al proprio territorio, ma conoscere e scoprire sacche di povertà altrove. In questo senso la missione procedeva attraverso un ciclo dinamico.
La distribuzione delle provvidenze era resa più abbondante mediante la pubblicazione e la diffusione ovunque di un bollettino mensile, le Relations, che descriveva i bisogni degli assistiti e forniva una relazione particolareggiata di quanto svolto.